Consumare crusca di avena contro il colesterolo
Oggi abbiamo deciso di parlare di crusca. Da dove arriva? Quali sono le sue proprietà? Come consumarla?
Eccoci pronti a rispondere a tutte le domande sulla crusca!
L’avena è un cereale noto nell’area mediterranea fin dal tempo di Etruschi e Romani.
È meno utilizzato per la panificazione rispetto al frumento perché povero di glutine ed era spesso destinato all’alimentazione del bestiame per le sue proprietà energetiche.
Si tratta infatti di un cereale molto ricco di proteine, acidi grassi e fibre solubili. Aiuta a mantenere basso l’indice glicemico nel sangue, a migliorare la funzione intestinale e a regolare il peso corporeo.
La parte più salubre dell’avena è la crusca che viene però solitamente scartata nel processo di lavorazione del cereale. Si tratta dell’involucro fibroso che ricopre il chicco del cereale, eliminato nella decorticazione e nella macinazione per realizzare la farina. La crusca d’avena è un alimento costituito per il 20% da fibre, principalmente solubili, proteine e acidi grassi polinsaturi. Rispetto alla crusca di frumento ha un apporto energetico superiore, più proteine, lipidi e fibra solubile e una presenza inferiore di glucidi.
È una buona fonte di acido folico, magnesio, potassio, vitamina A, B e altri nutrienti. Per questo il consumo di crusca d’avena contribuisce a combattere il senso di spossatezza, ci aiuta a migliorare il tono muscolare, la rigenerazione dei tessuti e la risposta immunitaria.
Il contenuto di beta-glucani rende questo alimento un ottimo alleato per mantenere in salute tutto l’organismo. Aiuta a combattere il colesterolo cattivo, a mantenere stabile il livello di zuccheri nel sangue, a rafforzare la flora batterica e ad eliminare scorie e tossine dall’organismo.
Come utilizzare la crusca?
Si consiglia di consumare la crusca d’avena in quantità moderate all’interno di un’alimentazione varia e sana. L’ideale sarebbe cominciare con piccole quantità, come un cucchiaino una volta alla settimana, evitando così un eccesso di fibre nell’organismo. Con costanza si può arrivare a un cucchiaio di crusca al giorno, preferibilmente al mattino insieme ad una colazione energetica. Da provare anche nei minestroni e nelle zuppe, oppure con pane e pizza fatti in casa.
Per avere un maggiore senso di sazietà si consiglia di abbinarlo alle proteine. Unendo la crusca d’avena al Tonno Nostromo zero, all’interno di un’insalata di verdure di stagione, otteniamo un piatto sano e gustoso in pochissimi minuti.
Adesso conosci tutti i segreti sulla crusca d’avena e puoi cominciare a utilizzarla in tutti i tuoi piatti, cosa aspetti?