Pesce azzurro a tavola: conosciamo la papalina
La papalina è un piccolo pesce azzurro che vive in grandi banchi nelle acque del mar Adriatico. Si può trovare anche nel Mediterraneo, nel Tirreno e nell’oceano Atlantico. È anche conosciuta col nome di spratto, saraghina, renga o sardellina. È molto consumata in Italia, per la sua versatilità, il suo costo contenuto e le sue proprietà nutrizionali.
Costituisce un anello fondamentale della catena alimentare marina. Questo piccolo pesce è infatti il nutrimento principale di alcuni mammiferi marini e di pesci più grandi come i tonni e pesci spada.
Un pesce azzurro dal sapore straordinario
Come la maggior parte del pesce azzurro, la papalina ha la caratteristica colorazione blu-verdastra sul corpo, con fianchi e ventre argentati. Il suo aspetto è simile a quello della sardina, ma si distingue perché più tondeggiante e presenta scaglie più piccole.
La papalina presenta carni saporite e gustose, che possono essere fritte, lessate o fatte al forno. Nelle pescherie e nella grande distribuzione si può trovare fresca, in conserva o affumicata. Se decidiamo di acquistarla fresca, accertiamoci che sia stata pescata da poco chiedendo al venditore e osservandone l’occhio, che dovrà essere rosso. Infatti le sue carni sono molto delicate e tendono a deteriorarsi velocemente.
Questo piccolo pesce è un’ottima fonte di acidi grassi insaturi Omega-3 e proteine nobili. Contiene quantità significative di vitamina D e B12, iodio, ferro e fosforo. La sua composizione rende la papalina un ottimo alleato per mantenere tonica la muscolatura e le ossa. Per rafforzare la memoria, migliorare la risposta immunitaria e allontanare il rischio di sviluppare patologie metaboliche e cardio-circolatorie.
Le carni della papalina sono tenere e facilmente digeribili. Caratteristiche che rendono questo piccolo pesce azzurro perfetto per l’alimentazione di anziani e bambini. Per il suo apporto calorico contenuto, invece, la papalina è consigliata anche per l’alimentazione degli sportivi e di chi sta seguendo un regime dimagrante. 100 grammi di papalina corrispondono a circa 100 calorie.
Per assaporare a pieno il gusto di questo piccolo pesce e fare il pieno di nutrienti, dobbiamo rinunciare alla tentazione della frittura. Anche se soddisfa il palato può avere ripercussioni sul nostro benessere. Possiamo invece gustarne tutti i benefici a crudo, entro 24 ore dalla pesca.
Come cucinare la papalina
Facciamo marinare i filetti di papalina in aglio e birra per un paio di ore. Conditi con olio extravergine di oliva, basilico, pomodorini a cubetti e foglie di basilico. Serviti con dei crostoni di pane grigliato caldo saranno un ottimo aperitivo.
Oppure possiamo passare i filetti nella farina di riso e rosolarli in padella con un filo di olio, vino bianco, limone e prezzemolo, per una versione light della preparazione alla mugnaia.
O ancora, possiamo cuocere la papalina al vapore e condirla a crudo con olio e limone per un secondo leggero e gustoso.