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Tante idee per usare l’orzo

Tante idee per usare l’orzo

Ogni alimentazione, per essere bilanciata, deve comprendere la giusta proporzione di cereali, proteine animali e vegetali, acqua, fibre e grassi. Una fonte particolarmente interessante di carboidrati è l’orzo, un cereale da riscoprire per le sue tante proprietà e la sua versatilità in cucina.

Si tratta di uno dei cereali più antichi conosciuti: le prime testimonianze di colture di orzo risalgono al 7.000 a.C. in Mesopotamia e al 5.000 a.C. in Egitto, e ancora oggi l’orzo è uno dei cereali più diffusi per l’alimentazione umana e animale.

È importante che questo cereale rientri nella nostra dieta perché ha un ottimo equilibrio tra nutrienti: ha infatti un buon apporto in carboidrati e proteine, e un basso contributo in lipidi, in particolare polinsaturi. Significativa anche la concentrazione in sali minerali (soprattutto potassio, magnesio, fosforo, zinco, calcio e silicio) e in vitamine A, E e del gruppo B.

Per il suo alto contenuto in fibre, l’orzo è consigliato per la protezione delle mucose dell’apparato digerente e per la stimolazione dell’attività intestinale. Favorisce la concentrazione nello studio, le performance sportive e ci fornisce le energie necessarie per affrontare con entusiasmo la giornata, perché è nutriente ma molto digeribile.

A seconda della varietà e della lavorazione, possiamo trovare diverse tipologie di questo cereale, come l’orzo maltato, che si ottiene tramite un processo di germinazione dei chicchi e viene usato per la produzione di bevande alcoliche come whisky e birra.

A colazione, potremmo consumare bevande all’orzo verde (o selvatico), ricavato dalle foglie polverizzate, oppure a base di orzo solubile che è il prodotto della tostatura dei chicchi, poi macinati e liofilizzati, che sono valide alternative al caffè o alle bevande a base di caffeina. Nel latte o nello yogurt, poi, potremmo aggiungere i fiocchi d’orzo, oppure spalmare miele su una fetta di pane casalingo realizzato con farina integrale di questo cereale.

Il prodotto più ricco dal punto di vista nutrizionale è l’orzo integrale, che può essere utilizzato per realizzare zuppe, minestre, insalate e orzotti, previa accurata pulizia, un ammollo di almeno 24 ore e una cottura di almeno un’ora e mezzo. Stesso impiego e tempi di ammollo e cottura dimezzati per l’orzo decorticato, che viene mondato delle parti più esterne del chicco, pur mantenendo le proprietà della crusca. Più pratico, ma dal profilo nutrizionale meno interessante, l’orzo perlato, che cuoce in 30 minuti senza necessità di ammollo; viene privato sia degli strati esterni del chicco che della crusca, ed è sottoposto a sbiancamento.

Per cominciare con slancio la giornata, possiamo mangiare quattro o cinque biscotti fatti in casa con farina d’orzo, farina di nocciole e miele, per una sferzata di energia. Per un packed launch sfizioso per l’ufficio, poi, possiamo cuocere al vapore 50 grammi di orzo integrale e accompagnarlo con dello sgombro ai ferri o in conserva e un’insalata croccante di pomodori datterini, rucola e carote; mentre per cena possiamo aggiungere una manciata di fiocchi d’orzo e semi di zucca a una vellutata di piselli e zucchine: saziante, rimineralizzante e gustosa.O ancora: perché non condividere in famiglia una pizza fatta in casa con farina d’orzo integrale? Basterà condirla con verdure di stagione grigliate, polpa di pomodoro, tonno fresco o in conserva, basilico e olio extravergine di oliva per realizzare una prelibatezza light da vero gourmet.

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