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Consumare pesce regolarmente: una sana abitudine, anche per i diabetici

Consumare pesce regolarmente: una sana abitudine, anche per i diabetici

Il pesce è una delle fonti proteiche principali della dieta mediterranea, insieme ai legumi. Per questo motivo, consumare pesce regolarmente apporterebbe enormi benefici al nostro organismo. Fresco, surgelato o conservato, dovrebbe essere presente sulle nostre tavole due o tre volte a settimana, per un consumo complessivo raccomandato di 300-450 grammi.

Il pesce in scatola: proprietà e benefici

Il pesce in scatola costituisce sicuramente un aiuto importante per raggiungere la quota settimanale consigliata. Le caratteristiche nutrizionali del pesce conservato, infatti, sono del tutto assimilabili a quelle delle carni fresche. Inserite in una dieta completa e variata, possono contribuire a integrare proteine nobili, vitamine, sali minerali e grassi polinsaturi.

Pesci come tonno, salmone e sgombro hanno un’alta concentrazione di acidi grassi Omega-3. Essi allontanano il rischio di patologie cardio-vascolari, regolano la produzione di energia e hanno una funzione antiossidante per l’organismo. Inoltre, sono una fonte di fosfolipidi, che migliorano la funzionalità nervosa.
L’alto valore nutrizionale del pesce migliora il benessere anche di soggetti affetti da patologie, come chi soffre di diabete. Normalmente, l’alimentazione dei soggetti diabetici deve essere ipocalorica, con grande attenzione a ridurre le quantità di cibo introdotte e i consumi di grassi di origine animale. Tuttavia, numerosi studi confermano che consumare regolarmente pesce apporti effetti positivi anche al loro organismo. Per i soggetti diabetici, infatti, è consigliato un consumo bisettimanale di pesce, fresco, surgelato o conservato.

Esistono tantissime ricette per consumare il pesce in scatola. Qui vi suggeriamo 7 idee gustose per cucinarlo.

Consumare pesce regolarmente: un alleato per la prevenzione del diabete

I benefici di un consumo regolare di pesce si estenderebbero anche alla prevenzione. Tonno, salmone e sgombro giocherebbero infatti un ruolo fondamentale anche nella prevenzione del diabete di tipo 2. Sarebbe sufficiente assumere pesce, all’interno di un’alimentazione equilibrata, per abbassare significativamente il rischio di sviluppare la patologia.

Metodi di cottura del pesce

Le modalità di cottura che più si prestano alle necessità alimentari di un soggetto diabetico sono al forno, alla griglia oppure al vapore. Nel caso in cui il pesce sia in barattolo, bisognerà eliminare con cura il liquido di conserva per evitare di assumere un quantitativo troppo alto di sodio (per le preparazioni al naturale) o di calorie (per le preparazioni sott’olio). Sono invece da evitare o assumere saltuariamente fritture, molluschi e crostacei.

In conclusione, possiamo affermare che consumare pesce regolarmente è un tocca sana per il nostro organismo!

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