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Perché mangiare il salmone per sentirsi meglio

Perché mangiare il salmone per sentirsi meglio

Delizioso con la pasta e nei panini, ottimo scottato in padella e accompagnato da verdure, questo pesce è sia buono che salutare.

Quando parliamo di salmone indichiamo i pesci della famiglia delle Salmonidae, presenti nei mari delle zone temperate e fredde del nostro emisfero. Gli esemplari di questa famiglia vivono in mare, ma percorrono centinaia di chilometri per riprodursi. Infatti  la deposizione delle uova avviene nelle acque dolci di fiumi e laghi.

Perché il salmone è così sano?

Mangiare salmone è consigliabile per il suo apporto in acidi grassi polinsaturi Omega-3. Abbiamo già visto come il consumo di pesce azzurro due o tre di volte a settimana contribuisca a rafforzare il sistema immunitario e a prevenire molte patologie cardiache, diabete e malattie neurodegenerative.
Una porzione di salmone fresco o in conserva, può essere consumata una volta a settimana, all’interno di un regime alimentare vario e bilanciato. Il suo consumo consente l’assunzione delle dosi raccomandate di proteine, minerali, vitamine e acidi grassi essenziali.

Inoltre il salmone ha un buon apporto di sali minerali come iodio, ferro, potassio, fosforo e selenio, e di vitamine A, D, PP, B1, B6 e B12.
Fornisce anche una grande azione antiossidante, che ci aiuta a ridurre la foto-sensibilizzazione quando ci esponiamo ai raggi solari. Per svolgere questa funzione il salmone sfrutta una pro-vitamina del gruppo A, che viene sintetizzata dalle alghe marine e si presenta come pigmento rosso negli organismi che si nutrono di questi vegetali, come salmoni, gamberi e granchi.

La presenza di proteine ad alto valore biologico, rende questo alimento particolarmente indicato per i bambini e gli sportivi. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, si tratta di un pesce poco calorico. I principi nutritivi rimangono quasi invariati sia se lo assumiamo fresco che conservato nel modo corretto. Se invece parliamo del salmone affumicato, vediamo che le carni mantengono solo il 4,5% dei grassi nobili, quindi una quantità inferiore di Omega-3. In compenso aumenta notevolmente la concentrazione di sodio.

 

Ora che hai scoperto tutto quello che c’è da sapere sul salmone puoi correre a preparare tanti piatti gustosi!

 

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